Quando si è piccoli si vede il mondo con occhi diversi, a qualsiasi generazione si appartenga. Ho ricordi sfumati delle domande che facevo ai grandi, domande per loro scontate ma importantissime per me, bambino di 4-5 anni.
“Perché il cielo è azzurro?”
“Dove va a finire il sole dopo che è tramontato dietro il Bondone?”
“Perché quella signora sul marciapiede fa fermare tutte quelle auto?”
Ad ogni modo, non è da sottovalutare nemmeno il tenore delle domande che ci propinavano.
“Ce l’hai la fidanzatina?” [questa dai 4 anni in su...non si sono ancora fermati]
“Preferisci andare al parco in bicicletta o andare a trovare le zie?”
“Qual è la tua stagione preferita?”
Ecco. Quest'ultima.
Questa è una domanda che mi ha sempre fatto pensare. Trentanni fa. E ora.
Ovviamente avete visto le immagini a fianco e letto il titolo, prima di arrivare a questo punto [o almeno credo]. Per cui non ci vuole molto per capire che voglio parlare dell’autunno.
Per anni [per tutto il periodo scolare direi] è stata la stagione più sfigata, essenzialmente per due motivi cruciali:
1. iniziava con la fine dell’estate [trauma micidiale, con le giornate più corte, i primi freddi ecc.]
2. portava con sé l’inizio dell’anno scolastico [la gioia di rivedere i compagni? Tzè! Chissene]
Poi ho iniziato ad apprezzarlo.
Stagione decadente, quindi romantica.
Giornate terse, ideali per andare in montagna.
Spiagge libere [ehm...
anca massa*] e posteggi finalmente gratuiti.
Ripresa della stagione pallavolistica.
Funghi [perché no?] [ok ok...non ridetemi troppo dietro] [anzi: noterete l'amanita stra-velenosa in riva al lago]
Basta zanzare.
Foglie di mille colori.
Per i motivi sopra esposti, stagione parzialmente riabilitata.
A parte oggi, che diluvia.
*
anche troppo
Ridley Scott e Russel Crowe lasciano da parte i consueti ruoli dinamici per questa commediola carina carina.
Inaspettato, ecco un Bill Bryson inglese. 
