venerdì 20 ottobre 2006

Hubert Selby, Jr. – Requiem per un sogno

Nella consueta ambientazione della realtà newyorkese, di cui Selby è uno dei "fotografi" più efficaci ma meno conosciuti, 4 vite si intrecciano, ognuna col proprio dolore. Harry (il personaggio "guida" di Selby, così come Bukowski aveva Hank Chinaski e John Fante aveva Bandini) è un ebreo eroinomane, così come la "morosa" Marion e l’amico nero Tyrone.
La madre di Harry, abbandonata dal figlio, cade nel vortice degli psicofarmaci.
Una città sullo sfondo, un intreccio di vite, e di storie.

Fantastico, come tutti gli altri libri di questo autore così poco pubblicizzato.
E' stato tratto anche un film, con una splendida Jennifer Connelly. Io non l'ho visto, ma mi fido di quello che dice Fulvia Leopardi.

4 commenti:

accento svedese ha detto...

la faccenda si fa sempre più interessante... procurerò! prima devo iniziare il nuovo di Travaglio Gomez, tanto per star 1 po' male... :D

Bersn ha detto...

A me in questi ultimi 3 giorni stan cantando le lodi di Ruiz Zafon...ma vado a cercarmi qualche info su chi mi dici tu!

accento svedese ha detto...

Marco Travaglio, il giornalista che adesso è ospite di Santoro... è stato quello che ha causato la cacciata di Luttazzi dalla Rai. Peter Gomez é un giornalista suo collaboratore.

Bersn ha detto...

Grazie della dritta....me lo segno nella wishlist..che sul blog è stringata ma nella vita vera è composta da un malloppo alto così di post-it!