giovedì 31 gennaio 2008

L'Adige a colori

Uno degli articoli [l'unico in linea col titolo del blog] del nuovo Adige stampato a colori.

mercoledì 30 gennaio 2008

Irvine Welsh - I segreti erotici dei grandi chef


Ok, lo ammetto: per Welsh ho un debole. Ho un debole per i suoi personaggi ai limiti, per i vizi che tratteggia con un'ottima scrittura e ho un debole per le sue invenzioni narrative.


Detto questo, di tutti i Welsh che ho letto probabilmente "I segreti..." è quello che mi ha convinto di meno. Forse iniziano ad esser un po' triti i soliti discorsi, i soliti temi. Forse la causa è mia, chi lo sa...succede.


Nella mia area libri darò la facciotta :| [cioè mediocre], ma sono consapevole di andare controcorrente.

Una bella istantanea – e i primi passi dell'opera – li trovate su Wuz


martedì 29 gennaio 2008

Lunghe focali

Giornata ventosetta l'altroieri, ma perlappunto piuttosto nitida.
Ideale per fotografare qualche bel panorama.

Nei boschi della Val di Fiemme [sponda Lagorai, of course] ho incrociato il sentiero con un uomo vestito in mimetica, verde e bianca.
Non so mai bene cosa aspettarmi da questo tipo di escursionisti [fortunatamente non sembrava un cacciatore], ma mi ha fatto tornare in mente questo:

la pagina "chi siamo" di tre fotografi fiemmesi.


Sul sito c'è un estratto della loro passione.
Il filmato del gallo cedrone postato ieri è loro: inizialmente provavo un po' di invidia [io un gallo cedrone non l'ho mai visto...se non - purtroppo - imbalsamato nell'outlet di B****, tra Roncegno e Borgo...mentre loro riescono a fargli il filmino], poi ho capito le ore di attesa, il materiale necessario, la pazienza infusi.

Gira anche voce che appassionati come questi per riuscire a trovare gli animali più schivi adoperino i piccoli trucchi usati dai cacciatori, ma il loro fine è solo la fotografia. Bravi.

lunedì 28 gennaio 2008

Mondo marcio

Uno si sveglia al mattino: è gennaio, dovrebbero anzi essere prossimi i dì dela merla*; ma invece soffia un vento tiepido, il termometro segna 14 gradi.
Il cielo è nitido e alcune nuvolette sparse si tingono di mille sfumature tra il rosa ed il violetto mentre il sole si prepara a sorgere dietro le montagne più esterne al Lagorai: Fravort e Panarotta.

Così, uno pensa che tutto sommato il mondo in cui viviamo non è male.

Poi però alla sera vede il telegiornale e si rende conto di non vivere poi in un'isola così felice come dicono: sabato notte, nel fondovalle, un pregiudicato ha gettato dell'acido in faccia alla sua ragazza 24enne.

Che poi lui sia africano e lei trentina, è secondario. Ma vi premetto che questo blog, dopo averne sentite sempre di più e sempre peggiori, sta perdendo la sua matrice antirazzista. Scusate lo sfogo.


* i giorni della merla = nella tradizione popolare gli ultimi giorni di gennaio sono i più freddi dell'inverno

Gallo cedrone

Purtroppo, una specie che va esaurendosi sulle Alpi; in Trentino non facciamo eccezione. Le cause?

La caccia, il disboscamento, il turismo. Riassumendo: l'uomo.




venerdì 25 gennaio 2008

Da noi si dice...

...che el Blogger l'è 'nà per sparzi

Nel senso che a volte l'informatica sbaglia: l'indirizzo e-mail [che fa anche da account per il blog] è giusto, la password l'ho digitata giusta [e ridigitata, e ri-ridigitata...]

Posso solo ipotizzare che proprio in quel momento al server avessero preso i famosi, umanissimi cinque minuti.

Attivissimo l'antibufala + Pascolo vagante

Con l'upgrade di Blogger, qualche mese fa, avevo inspiegabilmente perso il link al blog antibufala di Paolo Attivissimo.

Ora ho messo un po' [pochino...] d'ordine.


Se per caso fosse arrivato anche a voi per e-mail quel .pps che svela le doti nascoste dei cellulari [tipo aprire l'auto a distanza] andatevi a leggere lo "sbufalamento".



Già che c'ero ho anche aggiunto il link ad un blog molto tematico ma molto interessante. Ho paura che i più raffinati di voi lo troveranno eccessivamente agreste.
Personalmente, mi sono ripromesso di leggerlo dall'inizio alla fine. E ne apprezzo le foto. E le storie. E quella vena di umanità.

Insomma, veramente un bel blog, questo Storie di pascolo vagante.

giovedì 24 gennaio 2008

Amici paraculi

Questa me l'ha raccontata un paio di settimane fa, ma la riporto solo ora perchè me l'ero proprio dimenticata.



Zero narrava di un discount che nei propri carrelli accetta solo monete da un euro.
Lui aveva tutto spiccioli insulsi e una moneta da due euri: in pratica ciancia di aver dato al mendicante d'ordinanza i due euri chiedendogliene però uno di resto per il carrello.

Mah.


Bè, conoscendolo in effetti potrebbe anche essere vera.

Il primo blog in dialetto trentino

Ca22eggian...ehm NAVIGANDO ho trovato un "collega"...non posso non linkarlo :)


Colgo l'occasione per riportare questo simpatico siparietto estivo:


[B. e l'amico Trullo sui monti]

Turista dall'accento centroitalico: ma qua da voi siete bilingui? Serve conoscere il tedesco pe' lavorà?
Trullo: Nein!



[NdB: Trullo è un mio amico, trentino di prima generazione]


mercoledì 23 gennaio 2008

Aumentano le ore di sole

Aumenta velocemente la luce; è bello alle cinque riuscire a vedere, guardando fuori dalla finestra dell'ufficio, la linea del sole ancora viva sulla larga sommità della Marzola.

E stamattina, una luna piena fantastica, proprio sopra la Paganella.

Le "creste" del Brenta

Lievemente off topic relativamente al Lagorai, ma eccovi una foto abbastanza recente del rifugio Pedrotti sotto la cima Brenta bassa .

Il rifugio ovviamente al momento è chiuso ma un locale-bivacco rimane sempre aperto.

Perchè ho postato proprio questa foto?

eh eh eh

martedì 22 gennaio 2008

Neve in Costalta

Oltre alle foto di Fr. postate l'altro giorno, ho trovato un paio di filmatini su Youtube girati durante le nevicate della prima metà del mese:

1] lui apre la pista sbuffando e lei intanto lo prende in giro con colonna sonora :)
2] una vista su malga C.

[da notare che la neve scesa è ordinaria, ma dopo la magra dell'anno scorso sembra 'na schiccheria]

Souvenir du Lagorai

La serie di nevicate del 2008 ha di nuovo spostato l'interesse di questo blog per la montagna [non che si sia mai spento, ma a volte mi piace parlar d'altro]. Non necessariamente per la montagna in inverno.

Ecco una notiziaccia senza stagioni:

Rubano anche le tabelle Sat
«Purtroppo l'inciviltà delle persone non conosce limiti». La denuncia che arriva dalla Sat di Borgo è circostanziata: lo scorso anno sono sparite diverse tabelle segnaletiche dei sentieri. Il presidente Segnana: "in alcuni casi ci hanno anche portato via i pali di sostegno"

[dal sito de L'Adige]

lunedì 21 gennaio 2008

EI

Secondo me il misterioso scrittore è partito per scrivere una cosa mielosa tipo "Eddy CUORE Gigia" o un po' scema tipo "Elisa TI AMO in tutte le stagioni", poi dopo aver tirato le prime due righette si è stancato/stufato e si è fermato a "EI", di Fonziana memoria :)


Che dire? A Nazca avevan più pazienza [ma niente neve of course]

Però stavo pensando che lassù ci sono anche le statue intagliate negli alberi e che sono secoli che gli archeologi si rompono la testa per capire a cosa servivano i Moai dell'isola di Pasqua [per dirne una...] quindi se gli alieni ci stessero studiando dallo spazio immagino che si farebbero un bel po' di domande sullo stadio evolutivo umano :)


Un'invenzione narrativa

Cito ampiamente [esempio di blog nel blog o semplice copia&incolla? A voi la scelta]:

""Il treno è carico di strane persone con strani vestiti (a tutte penzola una lingua di stoffa dal collo della camicia) con strane valigette vicino ai piedi. Hanno il viso ingolfato in un’espressione perpetuamente perplessa, come se stessero facendo la cosa più complicata del mondo anche se si stanno scaccolando, e fanno lunghe telefonate dove dicono almeno dieci volte la parola "stornare". I due che ho davanti parlano in codice per la prima mezz’ora e danno la netta impressione di stare andando a riparare uno shuttle al centro di comando aerospaziale di Houston, ma dopo un po’ viene fuori che fanno impaginazioni per elenchi telefonici per conto di una ditta di Casalpusterlengo. A un certo punto uno dei due comincia a snocciolare fatturazioni per impressionarmi, ma io sorrido tra me e me perché gli vedo le cascate di numerini verdi.""

Dal blog di Chinaski77.

venerdì 18 gennaio 2008

Ciaspoluna 2008 in Val dei Mocheni

Due informazioni riguardanti la Valle:

sabato 18 nuova edizione della ciaspolata in notturna con partenza dal Redebus, tappe alle malghe Pec e Cambroncoi, arrivo [facoltativo] in Costalta

Chi fosse interessato trova qui il depliant in pdf


Altra notizia, ma credo vi interesserà meno della prima: ulteriore passo avanti nella valorizzazione del mocheno.




NB: la foto non è inerente alla Ciaspoluna nè viene da me: la fonte è il sito di un noto agritur di Luserna. Sapete che son contrario alla pubblicità, comunque sappiate che 3-4 anni fa ci avevamo mangiato benone.

giovedì 17 gennaio 2008

Ormai l'argomento è: valanghe

Mi è venuta voglia di postare un paio di foto "d'archivio".


La prima, scattata nel novembre 2004, mostra la parte frontale del bacino del lago di Erdemolo, da cui NON bisognerebbe tagliare con gli sci causa eccessiva pendenza [infatti si vedono alcuni distacchi spontanei]



La seconda è stata scattata sempre in zona [la via di accesso alla Miniera "Grua va Hardombl" e quindi al lago di Erdemolo, una normale strada forestale che taglia un pendio di nemmeno eccessiva pendenza, alberato a conifere]: vorrebbe rendere l'idea dell'imprevedibilità delle valanghe, oltre che della loro forza distruttiva.
Lo sviluppo sarà al massimo di una quarantina di metri, credo casuale [cioè non causato dall'uomo, ad occhio] ed arrestato proprio grazie alla strada. Nella foto non si vede, ma vi assicuro che dove è partita, il pendio è rimasto totalmente privo di neve.

Guardate la quantità e la consistenza della neve spostata, che è riuscita a trascinare con sè anche un paio di tronchi, e pensate a come sarebbe stato se qualcuno fosse finito in traiettoria.

[potete anche vedere la traccia fatta dagli escursionisti che l'hanno dovuta oltrepassare]


Ancora sulle valanghe

Oggi in città sta piovendo mentre stamattina al paesot scendeva un misto acqua/neve.

Il meteo ha un po' sbagliato tempistiche: inizialmente prevedeva fenomeni in esaurimento durante la notte e schiarite dalla tarda mattinata.
Così, immagino che sopra i mille metri stia andando avanti a nevicare, aggiungendo strati nevosi a quelli preesistenti: il rischio valanghe è sempre marcato.

"Rubando" un po' l'idea dal blog TerreAlte, ho cercato un filmato di una valanga da incorporare in Bersntol: peccato che la maggior parte delle cose che si trovano su Youtube siano si valanghe, ma riprese del boarder fighettone che le cavalca [dopo averle scatenate, azz] con la musichetta stylish in sottofondo.

L'effetto quindi è poco educativo: quelle valanghe non sembrano fenomeni da temere, ma quasi da cercare.

Questa sotto invece mi è sembrata già più verosimile.




Per curiosità [e perchè parla di Nuova Zelanda!] ecco il link ad un distacco programmato.
Qui invece quello che dicono gli esperti su L'Adige

mercoledì 16 gennaio 2008

IKEA style

Avete presente il sito di IKEA?

Questo è più simpatico [una volta che avrete avuto la pazienza di caricare la pagina]

I simpson - Il film


Dopo averlo visto mi son letto alcune recensioni: la gamma è varia, molto varia, e ogni parere ha argomentazioni valide.


Molti poi - e anche Homer, nel film stesso - si chiedono che senso abbia andare al cinema a pagare 7 euri abbondanti per un episodio solo un po' più lungo di quelli che danno gratis in TV [stendendo un velo pietoso sul pre&post-bombardamento pubblicitario]

Ma io sono convinto che i film siano un po' come la musica o la cucina: ognuno ha i suoi gusti.

Così, vi dirò, io al cinema non ci sono andato, aspettando di farmi prestare il DVD.

E quei 90 minuti scarsi mi sono piaciuti. Certo, niente di memorabile.....
.....ma l'accusa che la trama fosse povera e le classiche trovate simpsonciniche fossero ormai esaurite [dopo tutti questi anni] non regge.


Il film diverte e scorre. Fino ai titoli di coda.

Un'anticipazione : ci sono anche i Green Day che "suonano" :)
Un'altra: si vede il p1s3ll0 di Bart

martedì 15 gennaio 2008

Una nota di colore :)

Nessun messaggio tra le righe: semplicemente non avevo voglia di scrivere


lunedì 14 gennaio 2008

Valanghe

Da inizio 2008 in montagna il manto nevoso continua a salire, partendo da un minimo di 50 cm. Il problema è che non si è ancora assestato, e seppur in assenza di forti venti [che creando accumuli insidiosi sono uno dei maggiori indici di pericolo valanghe] il pericolo è marcato.

Ieri un distacco autonomo [cioè apparentemente non causato da nessun escursionista] tra il lago di Erdemolo e le Sette Selle poteva far grossi danni; senza contare che purtroppo ci son stati dei morti, nel Trentino occidentale e in Lombardia.

Quindi, se vi va di dargli una letta, vi linko un mio vecchio post: la guida che trovate è, secondo me, una delle migliori riguardo ai pericoli che si trovano in montagna.
Una sezione è dedicata alle valanghe, ma vengono presi in considerazione anche i rischi estivi.



PS lievemente fuori contesto: pare che abbiano beccato Casini [si, il politico noto per la sua coerenza][ahahahahahaha] con lo skipass della figlia. Son proprio curioso di vedere se lo castigano come farebbero se trovassero me con lo skipass di Lentiggini

venerdì 11 gennaio 2008

Piove...

La città è soffocata dalle nuvole.

Piove a macchie.

Io impigrisco.



Se volete, guardatevi Trento di notte. O imbiancata dalla neve.

giovedì 10 gennaio 2008

I rifiuti della Campania anche in Trentino

Lasciate da parte il sospetto di razzismo. O sennò datemi pure del razzista, ma solo in questo post.


Io vi chiedo: noi ci rompiamo le balle a staccare le etichette di carta dalle bottiglie di vetro pur di differenziare il più possibile.

E giù, secondo voi, avranno mai provato a separare almeno carta e vetro?



Comunque, se il problema sono gli inceneritori che mancano, posso suggerire questo simpatico mezzo artigianale:





[lo ammetto, col 2008 son diventato più cinico)

mercoledì 9 gennaio 2008

Roddy Doyle - Una faccia già vista

Seconda puntata nella vita di Henry Smart.

Fuggito dal turbolento clima irlandese, ricercato per i suoi trascorsi nel movimento indipendentista [antesignano dell'IRA], HS si rifugia a NewYork. Ma sono anni turbolenti anche oltreoceano: le città sono ricche di opportunità ma ancor più di pericoli [avete presente "Gangs of New York" di Scorsese?]


Henry in fondo è un pesce piccolo che si trova a dover saltare di stagno in stagno. Doyle ne approfitta per fotografare la realtà del periodo, facendogli conoscere Louis Armstrong, John Ford e altri personaggi del luogo.


Ritroverà moglie e figlia, le riperderà, concluderà la sua vita irrequieto e solo, sulle strade d'America.

Nonostante svariate critiche positive, questa sorta di secondo episodio a me non è piaciuto. Troppi flashback, stile contorto, personaggi un po' confusi.


""
Henry: E' uno in gamba. [Dio, ndB]

Donna: Altrochè. Ci ha messo su questa Terra per farci godere la vita al massimo. Tu pensi che il Signore sarebbe contento di me se non ti scopo anche se ne ho voglia?

Henry: Andiamo.
""

martedì 8 gennaio 2008

Una *SANA* cultura cinematografica


Siete appassionati di cinema?


No?


Dovreste. In ogni caso [e se siete maggiorenni....ehm ehm], cliccate sulla locandina a fianco: inizierete un lungo percorso di acculturamento [dalla posizione n. 50 alla n. 1], e alla fine vedrete che VI SARETE TUTTI/E APPASSIONATI AL CINEMA.


In inglese, ma spesso la lingua non è un'ostacolo.

lunedì 7 gennaio 2008

Nebbia in Valsugana!


Magari qualcuno di voi ha visto le foto recenti e si sta chiedendo come è andata a finire con le nevicate dei primi giorni del 2008.

Per spiegarvelo, introduciamo la definizione dialettale di paciocca.


Paciocca = poltiglia, miscuglio semisolido, talvolta appiccicoso e talvolta di aspetto disgustoso


Eccoci.

Dopo aver nevicato la temperatura è salita, per cui la neve ha iniziato a cadere enbombida [imbombita = intrisa d'acqua]. Mezzi spargisale, spargighiaia, gente, ulteriore pioggia, gas di scarico, polveri più o meno sottili hanno fatto il resto: ovunque la bella neve farinosa ha lasciato il posto ad un'antipatica paciocca, appunto.

Roba che se tenti di fare una palla di neve, o è acquosa e ti scivola tra le dita, o è più ghiacciata e quindi acquista il peso specifico del porfido...


Stasera poi, sul fondovalle i laghi ci hanno fatto uno scherzetto [ogni tanto d'inverno succede]: un nebbione fastidioso, molto denso e freddo.

I paesotti un po' a monte si salvano...io infatti vedo le stelle, il cielo è serenissimo.



Qui sotto, il povero golem di neve fatto ieri in montagna e destinato a sciogliersi in fretta.

[E' un'opera naif di Lentiggini. Le tette le ho aggiunte io.]



Zoom sul bianconiglio

Che poi è un cagnone....vabbè, nessuno si è fatto sentire, comunque ecco il dettaglio della foto dell'altro giorno:



domenica 6 gennaio 2008

Oggi ha smesso

Situazione neve: in Valle dei Mocheni bene, nel fondovalle [Pergine] ci ha un po' piovuto sopra.

Ecco -oggi- Gronlait e Fravort [da sinistra verso destra...]


Il trentino del 2007

Sul sito de "Il Trentino" potete andare a votare per designare quello/a che secondo voi è stato il trentino più rappresentativo del 2007.

Al momento largamente in vantaggio l'orsa Jurka. Ignoro quando scade il sondaggio.

sabato 5 gennaio 2008

Nevica di nuovo

Non vorrei trasformare questo piccolo blog in uno spot dell'APT, ma nevica ancora fiocchi grossi. Quindi stravolgo le abitudini del sabato: me lo passerò al paesot, principalmente a casa. Poi dopopranzo potrei fare una scappata nel bosco soprastante [ieri ho "visitato" quello sotto], tanto per godermi la neve.




Vi linko un paio di notizie tratte da "L'Adige online" [così non mi devo inventare qualcosa da scrivere]. Notizie faunistiche, s'intende.



Cimurro, strage nei boschi
Il cimurro, una malattia virale infettiva contagiosa e dagli esiti spesso letali che colpisce i giovani cani e canidi il furetto e molto raramente i gatti, sta facendo strage nei boschi trentini
05/01/2008 09:20

Il cimurro, una malattia virale infettiva contagiosa e dagli esiti spesso letali che colpisce i giovani cani e canidi (volpe, lupo...), il furetto e molto raramente i gatti, sta facendo strage nei boschi trentini. Sono già una trentina gli animali che sono stati uccisi da questa patologia. Due sono stati salvati da questa sorte nei giorni scorsi al centro di recupero faunistico gestito dalla Federazione cacciatori al Casteller di Trento. Si tratta di un tasso e di una volpe che presentavano tutti i sintomi del cimurro e che sono stati prontamente vaccinati. Gli animali si sono ripresi e nei prossimi giorni, quando le loro condizioni si saranno definitivamente stabilizzate, verranno di nuovo liberati nei luoghi in cui erano stati trovati. La fonte principale di infezione di questa malattia è la via aerogena. Fondamentale appare il contatto diretto tra soggetto ammalato e sano. Gli animali possono ricevere il virus da particelle di saliva, ma anche da urina e feci di animali infetti. I principali sintomi sono inizialmente generici: malessere, anoressia, febbre. Il cimurro può colpire tanto i soggetti molto giovani quanto quelli più vecchi, ma i soggetti a rischio più alto sono i cuccioli. Nel frattempo nel centro del Casteller, che per l'anno nuovo sta attendendo l'arrivo dell'orsa Jurka dal recinto di San Romedio, in questi giorni è stato salvato anche un camoscio di un anno che era stato trovato sulla collina di Calliano con una zampa rotta proprio nel giorno di Natale. Il giovane camoscio probabilmente era rimasto vittima delle tagliole collocate da qualche cacciatore di frodo in zona ed era riuscito a liberarsi solo in un secondo momento, quando il suo femore era ormai fratturato. In quelle condizioni l' animale è sopravvissuto per alcuni giorni nel bosco, fino a quando le forze non l'hanno abbandonato. In quello stato, il giorno di Natale, è stato visto e soccorso da due escursionisti che scendevano dal sentiero sotto Castel Beseno. Ora è stato operato e anche lui, quando si sarà ripreso, sarà liberato sopra Calliano.



Ndb: quindi ricordatevi, se andate per boschi e il vostro cane annusa tutti gli alberi, occhio




Monte Baldo, là dove osano le aquile
Andrea Frapporti - noto ambientalista «verde» e fondatore del Pant, Protezione ambiente natura Trentino - da quasi vent'anni scruta (e riprende con la sua telecamera) la vita della coppia di aquile reali che vive e nidifica sul Monte Baldo
05/01/2008 09:23

Anche nella vastità del cielo tutto il mondo è paese: dai racconti di Andrea Frapporti - noto ambientalista «verde» e fondatore del Pant, Protezione ambiente natura Trentino - che da quasi vent'anni scruta (e riprende con la sua telecamera) la vita della coppia di aquile reali che vive e nidifica sul Monte Baldo, un inedito quadro che qualcuno definirebbe di «bamboccioni». La coppia, alla nascita del piccolo, se n'è andata altrove. Ha lasciato «casa» e territorio di caccia all'aquilotto; il quale, oggi settenne, dunque nel pieno dell'età adulta e della maturità sessuale, ancora non s'è accasato. Del comportamento «all'italiana» di questa «reale» famigliola, le cause potrebbero essere legate sia ai cambiamenti climatici che a quelli dell'ambiente: «Di solito è l'opposto - dice Andrea Frapporti - perché se col primo inverno l'aquilotto non se ne va, rischia di essere attaccato, addirittura di essere ucciso. L'aquilotto invece non è ancora fuori dai tempi normali per trovarsi una femmina». Frapporti ha riunito le immagini di tutta la nidificazione fino alla nascita e al primo volo in un calendario-documentario 2008 con tiratura di 500 copie, cui seguirà un documentario di 40 minuti che forse vedremo al prossimo Trento Filmfestival. Altro comportamento «umano», stavolta del tutto nella norma: quand'è stato il momento (verso Ferragosto del 2000) di iniziare a battere le ali, l'aquilotto di lasciare il nido proprio non ne voleva sapere. Ma i genitori (diversamente dai colleghi umani) hanno ben lavorato per l'autonomia del piccolo: brevi voli nelle vicinanze, per invogliarlo, per rassicurarlo. Poi hanno stretto un po' la cinghia, dandogli meno da mangiare e subdolamente appoggiando un bel pezzo di carne nelle vicinanze. Finché il piccolo s'è buttato: l'iniziazione ad una vita nelle vastità dei cieli, nelle altitudini senza confini. Tutto sotto il paziente sguardo di Andrea Frapporti che per giorni e giorni se n'è rimasto chiuso in un piccolo capanno, a oltre mezzo chilometro dal nido. Perché l'aquila reale non è quel mattacchione di orso, è tutta un'altra pasta. Lei l'uomo non lo regge proprio, lo guarda dall'alto (vola fino a 4 chilometri d'altezza) e ci sta accuratamente alla larga. I suoi nidi (ogni coppia ne ha almeno tre o quattro, di un metro e mezzo di diametro) li costruisce su alte pareti di roccia, orientati a est, con correnti d'aria ascendenti. Ad un'altitudine di 1.700 metri circa. La coppia «locale» è anche al passo con certi vezzi del tempo (ma questa invece è la norma): lui è più giovane di lei. Lei ha passato i vent'anni (le aquile reali vivono in media 35 anni) mentre lui ne ha almeno tre, quattro in meno. «L'aquila reale è la regina della selezione naturale, si ciba tendenzialmente di selvaggina anomala; e qui sta un problema: i cacciatori che fanno piazza pulita. E poi ci sono tutte queste ferrate che arrivano proprio all'interno dell'habitat dell'aquila reale e di altri rapaci, come il nibbio bruno, il gheppio, la poiana, il corvo reale. Chi fa sport non si rende conto della devastazione che provoca alla natura. Bisognerebbe eliminare tutte le ferrate sotto i 2.000 metri. Il che vorrebbe dire salire in quelle zone più tardi, verso giugno, quando la cova è conclusa. Abbiamo l'aquila anche nello stemma della provincia, ma non facciamo nulla per proteggerla». Anche la nidificazione della coppia «locale» - che avviene ogni due anni - è stata interrotta per ben due volte dall'uomo: «La prima volta per la pulizia dei boschi che ha causato l'abbandono del nido; la seconda per via della ferrata e della gente che ci passava: era attorno al quarantesimo giorno della cova e il maschio, come succede in questi casi, non è più tornato. Ho sentito per due giorni la femmina cantare, era il richiamo al maschio. Poi anche lei ha abbandonato il nido».
Michele Comper



NdB: diamine queste povere aquile non sanno proprio adattarsi ai ritmi dell'uomo! [sono ironico, ovviamente: sono ancora inca22ato con quell'ignoto str0n20 che ha sparato alla "nostra"]

venerdì 4 gennaio 2008

Quando nevica

Avete presente il punto n. 3 del post di ieri?

Quello che recitava "iniziare a preoccuparsi di come andare a lavorare l'indomani mattina"?

Ecco, quello.

Bè, ha nevicato fine fine per tutta la notte e più che i reali casini, ha inciso la pigrizia: al lavoro non ci sono andato.

Un bel giorno di ferie e via.
Tanto, quando nevica, se vai in giro fai casino e basta, e se non hai lavori urgenti da finire, che vai in ufficio a fare? [questa logica è contestabile, me ne rendo conto, ma....nevicava!]

Vabbè. Non ha influito solo la pigrizia. Ha inciso anche il fatto che lo scorso inverno abbiamo avuto pochissima neve e avevo proprio voglia di calpestarne di nuova.

Quindi auto ferma, si parte a piedi dal paesot verso il boschetto sottostante, convinto di non trovare nessuno.


E invece...scopro che la mia idea l'hanno avuta in tanti: ragazzini con la slitta, ragazzotti in Panda a far gli scemi e guidare sportivi, vecchietti, perfino una mamma con la carrozzina. Tracce di sci. E di gatti.


Neve, solo una 15ina di centimetri [scarsi], nonostante abbia nevicato per quasi 24 ore.



giovedì 3 gennaio 2008

Nevicaaaaaa

Se di sera nevica al paesot, tre sono le cose da fare:

1) è ASSOLUTAMENTE OBBLIGATORIO uscire a "svoltolarsi" nella neve, possibilmente a piedi o se proprio in auto [famosa, benchè stupida, la pratica dei freni a mani multipli]

2) tastarne la consistenza, la capacità di far la palla, provare qualche lancio

3) rientrando in casa, iniziare a preoccuparsi di come andare a lavorare l'indomani mattina

mercoledì 2 gennaio 2008

Inizia il 2008

Sembra che il 2008 si apra con la neve.


Per ora poca poca, da domani pare aumenti

martedì 1 gennaio 2008

Sms creativo per il nuovo anno

Decisamente territoriale e piuttosto simpatico

[mi è arrivato due volte, da persone diverse s'intende, nella notte dell'ultimo]


"Pace amore salute bla bla bla.Basta con ste bale...te auguro ciavade da foc,de laorar la metà e de ciapar el triplo de schei. buon 2008"



[la cosa chiama anche in causa la solita teoria dei sei gradi di separazione]