Ogni suo libro mi spiazza. Davvero: non riesco mai a capire se mi piace o no, alterna sensazioni opposte.
Credo che J. Coe sappia scrivere e sappia delineare trame interessanti, ma la sensazione che mi lascia una volta conclusa la lettura è strana.
Proprio così.
Scrive libri piacevoli ma un po' strani.
Imbevuti del suo spirito british e di una visione progressista, piacevoli, umani, ma strani.
Qui si narra – racconto nel racconto, film che diventa vita vera – la storia di uno scrittore e parallelamente quella di una grande famiglia di capitalisti: gli Winshaw appunto. Un branco di ipocriti, ladri, avidi [appunto, capitalisti….]
L'epilogo è avvincente: [quasi] tutti i membri della famiglia vanno incontro al loro destino. Ma è l'ultima pagina a spiazzare: anche il protagonista, il "buono", quando sembra aver trovato sé stesso in realtà finirà per………………….
Credo che J. Coe sappia scrivere e sappia delineare trame interessanti, ma la sensazione che mi lascia una volta conclusa la lettura è strana.
Proprio così.
Scrive libri piacevoli ma un po' strani.
Imbevuti del suo spirito british e di una visione progressista, piacevoli, umani, ma strani.
Qui si narra – racconto nel racconto, film che diventa vita vera – la storia di uno scrittore e parallelamente quella di una grande famiglia di capitalisti: gli Winshaw appunto. Un branco di ipocriti, ladri, avidi [appunto, capitalisti….]
L'epilogo è avvincente: [quasi] tutti i membri della famiglia vanno incontro al loro destino. Ma è l'ultima pagina a spiazzare: anche il protagonista, il "buono", quando sembra aver trovato sé stesso in realtà finirà per………………….
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