giovedì 31 agosto 2006

Paesot

Solo ora comincio a capire le dinamiche del paesot in cui abito.

Ci sono quei posti che riescono a creare un certo human behaviour. In ascensore di solito nessuno si guarda e tutti tacciono. Al lago, ci si guarda molto ma si socializza pochino, a meno di non aver un amico comune che fa le presentazioni o di aver ancora 15 anni.

In montagna ci si saluta tutti, ma con la lingua penzolante e i classici battiti cardiaci inquietantemente anomali.

Qua al paesot ogni volta che scendo in strada:

a – incontro qualche veciòta (sempre diversa)

b – questa mi guarda intensamente, guarda dove vado, che auto ho, come sono vestito (avrà mica le lenti contatto a raggi X?) ma soprattutto saluta

c – ovviamente non sarebbe male se al posto di veciòta ci fosse la parola putèla.

Non salutavo così tanto da quando mi son ubriacato al Vinitaly.

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