giovedì 27 settembre 2007

Pink parking?

Trento è invasa dalle linee blu [= a tariffa oraria].

Posteggiare senza pagare? Impossibile.
Posteggiare per pochi minuti con i lampeggianti accesi, sperando che non si materializzi l'ausiliario o il vigile? Ugualmente impossibile...

Se penso che mio padre mi racconta che, trentanni fa, poteva entrare con la sua FIAT 127 color "verde campagna anni '70" in piazza Duomo e posteggiare tranquillamente...i tempi cambiano in fretta.

Ora il Comune si è inventato questa [ma se non sbaglio a Rovereto l'hanno fatto da un pezzo e meglio]: spero si riesca a leggere.

Ieri - diluvio - mi stavo cercando un parcheggio, e questa macchiolina rosa - l'ennesimo brutto paletto con sopra l'ennesimo cartello stradale - mi ha fermato a pensare.

Mmmm.

Le linee a terra sono sempre di tinta blu. Pagare, si paga comunque: c'è scritto espressamente: niente deroghe. Bambini fino ad un anno di età...ok, grossomodo riesco a capire quanti mesi abbiano, sono così piccolini. E "lo stallo" che è? Intendevano dire il posteggio, vero?

Ma in definitiva, che applicazioni ha un cartello così? [non che lo contesti, anzi! Lo approvo, solo che più che avere un reale utilizzo, mi sembra una trovata del Comune per far vedere la sua sensibilità alle pari opportunità]

Se c'è un posto libero, mi infilo, chiudo l'auto e vado. Quindi...
A meno che - forse ho capito il messaggio comunale! - se quello stallo libero l'abbiamo puntato in due, io ed una gentil signora, basta che lei mi faccia vedere il pancione o mi mostri il pupo dietro il finestrino e mi ritirerò di buon grado.

Bell'idea. Ho qualche dubbio sulla sua applicazione pratica.

O forse, semplicemente, non ho capito cosa intendesse il cartello con la "P" bianca su sfondo rosa.


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