domenica 31 dicembre 2006

Guadare

C’è qualcosa, nel guadare un torrente in montagna, che mi risveglia dentro una sensazione piacevole e al contempo strana, una specie di istinto.
Devo ancora capire bene cos'è, forse un ricordo di quando ero bambino, forse appunto qualcosa che gli uomini hanno sepolto molto in profondità quando sono andati a vivere nelle città.

Boh.

Qualunque sensazione sia, occhio perché si scivola!

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Che bello era, saltellare sui sassi e guadare i torrenti in montagna! Una passione pagata spesso cara (si scivola, giusto!)
E pensa che ho persino attraversato l'Adige da ragazzina, alla curva sotto il ponte dell'autostrada...

Bersn ha detto...

A Trento?
Ma a nuoto?

Non ricordo che si sia mai potuto attraversare diverasmente...[secche non ricordo ce ne sian mai state]

Son curioso...

Anonimo ha detto...

Ma certo, a Trento, di fronte alla Vela. Non era proprio secco, ci siamo tolte le scarpe e siamo passate (era caldo). A dir la verità non proprio sotto i piloni del ponte, un pochino più a nord. Adesso mi vengono i brividi solo a pensarci... non so se hai visto l'intervista a quelli che hanno nuotato da un ponte all'altro il giorno dopo Natale (mi sembra). Una signora invitava a non imitarli e io ho pensato: "Ma sei fuori? Ma nemmeno per sogno, ma chi pensa di imitarvi a nuotare nella m**** dell'Adige con le pantegane a fare le cronometriste..."

Bersn ha detto...

Mi dice la mia mamma [cittadina doc] che le panteganazze c'eran sempre state....solo che ora coi tempi che corrono son sicuramente transgeniche e radioattive