"La diffusione dei blog, sorta di diari in pubblico su Internet ha reso evidente e dominante un carattere della scrittura in rete: l'aggressivita'... Oggi insolenze e sarcasmi costituiscono il sottofondo acustico, il rumore bianco della Rete... Chi interviene puo' scegliere di ripararsi dietro identita' fittizie, puo' scrivere anche a ore pericolosamente avanzate del giorno e della notte, e' come urlare in una camera insonorizzata: cosi' nei blog si trasloca il rancore che ci abita".
(Stefano Bartezzaghi su laRepubblica del 3 giugno 2005)
[il pensiero come vedete è un pò vecchiotto]
[vi ricordo anche quest'idea]
(Stefano Bartezzaghi su laRepubblica del 3 giugno 2005)
[il pensiero come vedete è un pò vecchiotto]
[vi ricordo anche quest'idea]
4 commenti:
Faccio notare che, come dice questo tipo, io scrivo sotto nick ad orari improbabili :)
eh già, ci voleva un giornalista per porre all'attenzione pubblica il fatto che le persone scrivono (non necessariamente in un blog...qualcuno gliel'avrà mai svelato?!) dei propri sentimenti (ma chiamiamoli pure rancori, insulti, deliri sarcastici,...magari questa definizione gli piace)??!
mi domando come ho fatto sino ad oggi (o 2005, cambia poco...) a non prestare attenzione alla gente che scrive ad ore PERICOLOSAMENTE AVANZATE, non solo della notte, ma anche del giorno!!! attenzione voi che uscite quando non è ancora buio, luci accese anche di giorno, e prudenza sempre!
ahahah :)
Tutto vero. Nonostante l'ora sia mattutina premo il pulsante anonimo e lascio andare la mia aggressività: ma come c. si fa a scrivere un'altro con l'apostrofo???
Rientro nei ranghi, ma resto anonimo, e ti saluto: con amicizia, ciao! ;-))
Ops...my fault.
Mettiamola così, scrivendo di mattina presto presto qualche errore concedetemelo :p
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