lunedì 11 giugno 2007

La mia vita a Garden State

Classico film di nicchia, di quelli con tante stelline ma che non conosce nessuno. Di quelli che magari fanno su Rai3 in terza serata, o su Ita1 alle due di notte [4° serata?], a seconda di che target abbiano...

Comunque sia Zach Braff [qui anche alla regia] è un attore emergente, Natalie Portman è splendida anche acqua e sapone, il film è bello, soprattutto se resistete ai primi 10 minuti che servono, diciamo, per adattarsi al suo ritmo.


Tre o quattro cose da ricordare

1 - la festa che gira intorno ad un Braff immobile e spento, vorticosa ed accelerata alla maniera della scena in camera da letto di Arancia Meccanica [Kubrick perdonami!];
2 - una favolosa camicia fatta con gli avanzi della tappezzeria;
3 - colonna sonora di buon livello
4 - la Portman lo aggancia in una sala d'aspetto [non capita mai nella vita reale] e lui le chiede di lasciarlo in pace, perchè "Devo riempire un modulo"


E poi, si parla della casa in cui si è cresciuti: qualcuno di noi ci abita ancora, altri vivono lontani, qualcuno sa che non la rivedrà mai più...

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