Sono reduce da una dignitosa cenetta solitaria il cui il piatto dal nome più "altisonante" è stato un primo di tortelli al formaggio con le pere. Forse con pere poco saporite, ma era la mia prima volta, per cui niente da dire.
L'antefatto:
Senza auto [rotta] alla domenica ci si riduce a dover combattere contro la folla inferocita per un posto-asciugamano in riva al lago. D'altronde la gente viene da tutta Europa a passarci le ferie: per noi che ce l'abbiamo tutto l'anno, non è decisamente il caso di fare i difficili.
Lentiggini doveva lavorare, siamo io e Zero. Alle sette passate lo invito a casa a cena.
"No, grazie"
Siccome mi ruga mangiare da solo, spero in un controinvito di cortesia a casa sua. Nisba.
Vabbè.
"No, grazie"
Siccome mi ruga mangiare da solo, spero in un controinvito di cortesia a casa sua. Nisba.
Vabbè.
Da cui, eccoci ai tortelli.
Due metodi:
A) seguire una ricetta [con un minimo margine di discrezionalità]
B) aprire una confezione del buon John Frog, buttarli nell'acqua in ebollizione, ecc. ecc.
Che poi seguendo il piano B mi sia sbagliato, sorvoliamo.
[120 secondi di cottura. Inizio a contare: 1.. 2.. 3.. 4.. certo che oggi la giornata è andata bene.. 8.. uffa domani si lavora.. 15.. però che tette quella al lago eh eh.. 11.. 12..
..insomma....a 120 non ci sono arrivato. *
* se avete visto "The Weather Man", è un po' lo stesso principio della salsa tartara :)
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