Magari qualcuno di voi ha visto le foto recenti e si sta chiedendo come è andata a finire con le nevicate dei primi giorni del 2008.
Per spiegarvelo, introduciamo la definizione dialettale di paciocca.
Paciocca = poltiglia, miscuglio semisolido, talvolta appiccicoso e talvolta di aspetto disgustoso
Eccoci.
Dopo aver nevicato la temperatura è salita, per cui la neve ha iniziato a cadere enbombida [imbombita = intrisa d'acqua]. Mezzi spargisale, spargighiaia, gente, ulteriore pioggia, gas di scarico, polveri più o meno sottili hanno fatto il resto: ovunque la bella neve farinosa ha lasciato il posto ad un'antipatica paciocca, appunto.
Roba che se tenti di fare una palla di neve, o è acquosa e ti scivola tra le dita, o è più ghiacciata e quindi acquista il peso specifico del porfido...
Stasera poi, sul fondovalle i laghi ci hanno fatto uno scherzetto [ogni tanto d'inverno succede]: un nebbione fastidioso, molto denso e freddo.
I paesotti un po' a monte si salvano...io infatti vedo le stelle, il cielo è serenissimo.
Qui sotto, il povero golem di neve fatto ieri in montagna e destinato a sciogliersi in fretta.
[E' un'opera naif di Lentiggini. Le tette le ho aggiunte io.]
3 commenti:
Ma la carota al posto del naso non si usa più?
E poi... anche le tette!!!
:-))
Tantissimi auguri di Buon Anno anche se un po' in ritardo!!
Purtroppo l'unica neve vista finora era austriaca o francese!!
Ma la neve non ha nazionalità...giusto? E poi quando si é in astinenza non si guarda in faccia nessuno!
Tanti auguri ancora..."putel"!!
Migola
Un caro saluto ad entrambe!
La carota non l'avevamo portata, eravamo in montagna e abbiam fatto con quello che avevamo...certo, un rametto sarebbe stato meglio
quanto alle tette, volevo sabotare un pochino l'atmosfera gioiosa da "pupazzo di neve"
:)
ps. comunque, tette granitiche [vista la consistenza e il peso della neve...]
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