giovedì 11 ottobre 2007

Trentino: tutto oro quel che luccica?

Prendo parzialmente spunto dall'ultimo post di Ansel per proporre una foto aerea.

Non vorrei sbagliarmi ma, dopo il turismo, quello del porfido è il settore più remunerativo della nostra provincia.


Siccome tutto ha un prezzo, potete vedere l'impatto ambientale e paesaggistico sulla Val di Cembra da parte della seconda forza economica del Trentino.


A destra il lago di Serraia [altipiano di Pinè, poco balneabile per colpe ambientali dovute non al porfido ma ai fitofarmaci usati nelle coltivazioni in serra].
A centrodestra il lago di Lases, su cui incombe il pericolo di smottamenti della montagna soprastante.
In alto a sinistra, quel serpentello è il torrente Avisio.

Grossomodo al centro: il paese di Albiano, uno dei più ricchi del Trentino, assediato da vaste chiazze marroni che, lo avrete già capito, sono cave di porfido.


3 commenti:

Sempreinspiaggia ha detto...

E' sempre brutto vedere la montagna mangiata...

Anonimo ha detto...

già.. queste miniere a cielo aperto sono veramente orribili da vedere...

Bersn ha detto...

Tra l'altro il settore è in crisi; il mercato preferisce il porfido cinese